Perché avete paura? #4 – Don Gabriele Gozzi
26 Aprile 2020“Avevamo una Santa in casa”
1 Maggio 2020Papa Francesco, Venerdì 27 marzo
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Cari fratelli e sorelle, da questo luogo, che racconta la fede rocciosa di Pietro, stasera vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però Tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta. Ripeti ancora: «Voi non abbiate paura» (Mt 28,5). E noi, insieme a Pietro, “gettiamo in Te ogni preoccupazione, perché Tu hai cura di noi” (cfr 1 Pt 5,7).
don Maurizio Fabbri – Assistente diocesano generale e Vicario
Per ripartire davvero : “niente sarà più come prima, innanzitutto per me”
In questi giorni siamo tutti in fibrillazione e non vediamo l’ora di “ripartire”, ossia tornare alla normalità e magari fare ciò che facevamo prima.
Come saremo dopo questa pandemia? Si sente ripetere: “niente sarà più come prima “. Ma questa frase-slogan si rivelerà inconsistente e deludente se non scatta qualcosa di nuovo, di diverso in noi stessi. Alla fine del lockdown e della pandemia avremo un mondo migliore, più giusto, più umano, più attento al nostro ambiente, meno violento e iniquo verso i poveri..? O semplicemente sarà la ripetizione del passato (magari con problemi sociali e ambientali più aggravati)?
In questo tempo abbiamo sperimentato il bisogno della relazione e del sostegno degli altri, la percezione di essere tutti nella stessa barca, lo stupore e la gratitudine per tanti gesti di dedizione e di amore fino al sacrificio, la bellezza di avere più tempo per sé e la famiglia, il poter fare a meno di tanti oggetti o comfort prima ritenuti indispensabili…
Tutto ritornerà come prima? Tutto sarà ben presto dimenticato, rituffati nel ritmo frenetico delle nostre giornate, nella rincorsa affannosa di tutto e di niente, richiusi di nuovo nelle nostre case?
Anche come cristiani corriamo questo rischio..
Il cambiamento della realtà dipende anche da ciascuno di noi, dal cambiamento di consapevolezza e di volontà che avverrà in noi. Non basta un auspicio che le cose cambino, occorre una scelta di vita. “niente sarà più come prima” se da questo momento in poi, le mie azioni, la mia disponibilità agli altri, i valori che dominano nella mia vita, non saranno quelli di prima. Se io non sarò più quello di una volta. È questa la vera rivoluzione. Non chiedere agli altri, non demandare agli altri quello che spetta a te!
Papa Francesco ci invita a “dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare. Trovare il coraggio di aprire spazi dove tutti possano sentirsi chiamati e permettere nuove forme di ospitalità, di fraternità, di solidarietà.”
Anche come giovani e adulti di Azione Cattolica, chiediamoci: quale cambiamento di pensieri, priorità, scelte e comportamenti quotidiani il Signore mi sta chiedendo per “ripartire” davvero col piede giusto?
In questo cammino, ci sentiamo sempre inadeguati, sproporzionati rispetto al tanto che dovrebbe cambiare.. Ma tu Signore Gesù ci ripeti ancora: «Voi non abbiate paura» (Mt 28,5), perché Io ci sono accanto a voi! Non solo: Maria e Pietro, immagini della Chiesa che ci abbraccia, cammina con noi!