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1 Febbraio 2025La PACE IN AZIONE!
Questo è stato lo slogan scelto per il ritorno della Festa della Pace, momento che da sempre contraddistingue il mese di Gennaio per i bambini ed i ragazzi di Azione Cattolica. Un momento importante nel cammino educativo dell’associazione, in particolar modo in questo ultimo periodo, dove i venti di odio e divisione soffiano sempre più cupi, tanto negli angoli lontani del mondo, quanto all’interno delle nostre realtà.
Sabato 25 Gennaio, dopo diversi anni i bambini ed i ragazzi di Azione Cattolica si sono ritrovati in grande, abbracciando Piazza Cavour in un caldo e giocoso pomeriggio di metà inverno.
Da ogni parte della Diocesi, da San Giovanni in Marignano fino a Savignano, circa trecento, tra ragazzi delle medie e bambini delle elementari, e più di sessanta educatori, hanno ravvivato il pomeriggio cittadino con canti, entusiasmo e un’incredibile voglia di mettersi in gioco.
Questo il grande obiettivo a cui sono stati chiamati a partecipare: la Festa della Pace!
Non una pace “da adulti”, complessa, articolata, fumosa; ma una pace realizzata con le loro mani. I bambini si sono lanciati in una doppia attività: un primo laboratorio incentrato sul tema del conflitto e un secondo sul tema della riparazione.
Il conflitto è la causa primaria che ci allontana dagli altri, ma cosa significa il termine conflitto nelle vite dei più piccoli? Quali sono i conflitti che capita loro di sperimentare e per quali motivi questi prendono piede nelle loro giornate? In prima persona hanno realizzato, così, una sorta di conflittometro: un elenco di situazioni di scontro, più o meno gravi, in cui possono imbattersi nelle loro vite. Come si comportano davanti a queste scene? Come le gestiscono? Ognuno è stato chiamato a riflettere su un preciso scontro che ha caratterizzato la sua vita nell’ultimo periodo.
È riuscito a risolverlo? C’è la possibilità di potersi riappacificare? Possiamo fare noi il primo passo?
La risposta a quest’ultima, grande domanda è affermativa, ma non è semplice! Scusarsi con l’altro è l’inizio, ma non è sufficiente fermarsi qui: bisogna sentirsi chiamati ad aprirsi all’altro. Così i bambini ed i ragazzi hanno scritto su un foglio il nome della persona con cui hanno avuto uno scontro e, aiutati dagli educatori, hanno trasformato quel foglio in un origami da consegnare proprio al diretto interessato. Un semplice, ma potente primo gesto di riappacificamento.
All’evento hanno partecipato anche il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad e l’Assessora del comune di Rimini, Francesca Mattei, con delega alle Politiche per la Pace. Entrambi hanno ricordato l’importanza di non lasciarsi scoraggiare dalle violenze e dalle ingiustizie che ogni giorno saturano l’orizzonte del nostro quotidiano. Con il loro intervento hanno testimoniato che, a volte, anche i grandi faticano ad affrontare le diversità che li separano.
Particolarmente sentita è stata, poi, la testimonianza di Giulia Zurlini di Operazione Colomba. Ha raccontato cosa significhi spendere la propria vita al servizio di tanti bambini e bambine loro coetanei che, in Medio Oriente così come in altre parti del mondo, non possono permettersi di vivere una vita “normale” come quella vissuta nelle nostre case.
L’evento si è poi concluso con l’intervento del vescovo Nicolò Anselmi che ha affidato ai ragazzi tre quaderni. Una vera e propria raccolta firme, da far girare in tutta la diocesi, nelle parrocchie, nelle scuole e nelle famiglie; un atto concreto per schierarsi apertamente contro tre grandi ingiustizie nel mondo: la pena di morte, il dilagare del commercio delle armi e il protrarsi del debito dei paesi poveri a favore di quelli ricchi. La speranza è che siano proprio i più piccoli, solitamente tenuti a distanza dalle “questioni da adulti”, a essere promotori e protagonisti di un nuovo stile di vita. Uno stile di vita e un mondo che non abbiano spazio per ingiustizie, prevaricazioni, guerre, ma che possano riunire tutti dai più piccoli ai più grandi sotto lo stesso tetto della grande famiglia umana!
Matteo Rosati, Giacomo Vorabbi
Consiglieri ACR diocesani














