La realtà ci parla e ci scuote
24 Marzo 2020Cordoglio per il Vescovo Mariano
11 Aprile 2020“Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi. Ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti.”
Papa Francesco, nella meditazione che ha tenuto prima di consegnare alla Città e al Mondo venerdì 27 marzo, la benedizione più alta, ci invita a riflettere sull’importanza della fratellanza e al ritorno alla fede (come profonda Fiducia in Cristo) in un momento tanto unico e delicato come quello che stiamo vivendo.
Guardando questa immagine, mi sono chiesto quanta forza ci deve essere dietro a questo signore anziano, ansimante, che in una sera piovosa nella piazza più importante del mondo (vuota) e nella chiesa più importante del mondo (vuota anche quella) ha dato a tutti noi un segno di speranza. Ma anche un forte senso di unità, perché, come ci ricorda sempre il Papa, “nessuno si salva da solo”.
Andrea Russo, Segretario MSAC